Ho comprato il biglietto per Alicante per meno di 37 € andata e ritorno: è stato il motivo pratico per scegliere una destinazione che funziona bene in bassa stagione. L’idea era semplice e concreta: mare, cibo e costi contenuti senza la calca estiva. All’arrivo, l’immagine che resta è stata quella di una città compatta, con il castello che domina il profilo e una lunga passeggiata a mare che la attraversa. Qui racconto come si muove chi vuole vedere Alicante e la piccola isola di Tabarca senza correre, con numeri, spese e dettagli pratici che servono davvero.
Arrivo e primo contatto con la città
L’aeroporto di Alicante è ben collegato: ho preso l’autobus C6 fino a Puerta del Mar (biglietto 4,60 €) e poi il 02 per arrivare vicino alla mia sistemazione. La casa prenotata, la Casa del Mar su Booking, è stata 204 € per tre notti: un micro appartamento con cucinino, macchina del caffè e una lavatrice inutilizzata ma utile all’occorrenza. Un dettaglio che molti sottovalutano è la gestione dei bagagli: gli armadietti in spiaggia sono comodi e costano poco, ma vanno considerati se si vuole fare il bagno senza peso addosso.

Il primo impatto con la città passa per la Playa del Postiguet e le Explanadas, il lungomare con il caratteristico pavimento ondulato. In certi giorni di vento il mare è mosso e conviene rimandare la nuotata; allo stesso tempo la vista del Castello di Santa Barbara sulla collina è un elemento che orienta il turista. La sera vale la pena salire nel Barrio de Santa Cruz: strade strette, case bianche e punti panoramici. La camminata tra saliscendi è autentica ma mette alla prova chi non è abituato ai dislivelli.
Escursioni: Elche, Tabarca e Santa Pola
Il viaggio fuori città è parte centrale del soggiorno. Per Elche ho preso l’autobus (2,30 € andata e ritorno) e ho visto il palmeral, il più esteso d’Europa: oltre 300.000 palme e aree curate che raccontano il passato moresco. L’ingresso al palmeto è gratuito e salire sul campanile costa una cifra simbolica: 2 € per una vista che restituisce la dimensione del sito. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la manutenzione intensiva delle aree verdi, visibile nelle squadre di giardinieri che lavorano sotto il sole.
L’isola di Tabarca richiede pianificazione: il traghetto costa 23 € andata e ritorno e impiega circa un’ora. L’isola è un fazzoletto senza auto, con vicoli, pochi residenti e molte code di gatti. Ho dormito all’Hostal Masin (106 € con colazione) e ho fatto snorkeling nelle acque della riserva naturale: non è il Mar Rosso ma la visibilità e la presenza di pesci rendono l’uscita interessante. Sulle coste più selvagge si sentono le correnti e il vento porta alghe in alcune insenature.
Al rientro ho fatto tappa a Santa Pola con un breve tragitto in ferry (7 €). La cittadina è marina, con saline e un castello che si può vedere passeggiando; qui ho mangiato una paella fronte mare (circa 19,30 €) che vale il prezzo per porzione e ambiente.
Consigli pratici e bilancio
Alicante è più una destinazione balneare che un centro storico ricco di grandi monumenti: il Castello è interessante soprattutto per il panorama, non per collezioni o sale sontuose. I mezzi pubblici sono capillari e i biglietti singoli sono economici; tuttavia conviene valutare gli abbonamenti solo dopo aver capito i propri spostamenti. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è proprio il terreno collinare: camminare significa spesso affrontare rampe e scalinate.
Per chi viaggia fuori stagione il vantaggio è la tranquillità sulle spiagge e prezzi in genere più bassi per alloggi e ristorazione; d’altro canto alcuni locali chiudono o aprono a orari ridotti. Suggerisco di portare maschera e boccaglio per snorkeling e di prevedere qualche spesa extra su isole e porti, dove i prezzi sono più alti. Gli armadietti in spiaggia (2 € in alcuni casi) e la scelta di un micro appartamento vicino ai servizi semplificano la logistica.
In sintesi: spiagge pulite, mare cristallino e un ritmo di vita più rilassato rispetto ad altre città spagnole. Se l’obiettivo è relax e qualche escursione costiera, la Costa Blanca funziona bene anche fuori stagione; se si cerca turismo storico-artistico, conviene integrare il soggiorno con altre tappe nella regione.
