Il freddo può essere fatale per il cane: il trucco per capire quando il rischio è davvero alto

Il freddo può essere fatale per il cane: il trucco per capire quando il rischio è davvero alto

Lorenzo Fogli

Novembre 27, 2025

La neve che sibila sui marciapiedi, il respiro che si condensa e i guinzagli che sbattono contro i cappotti: quando arriva il freddo molti proprietari si fermano a chiedersi se la passeggiata sia ancora sicura. In diverse zone d’Italia e del Nord Europa le temperature scendono rapidamente e capire quando uscire diventa un rischio non è solo prudenza, è tutela del benessere del cane.

Quando il freddo diventa un rischio reale

La tolleranza al freddo varia molto da animale ad animale. In linea generale i cani possono affrontare una passeggiata in sicurezza finché la temperatura resta intorno ai 7 gradi; sotto quella soglia il rischio cresce, soprattutto per i soggetti di piccola taglia, con pelo corto o con poca massa grassa. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la sensazione umana non corrisponde automaticamente a quella del cane: noi possiamo sopportare temperature rigide senza problemi, loro no.

Il freddo può essere fatale per il cane: il trucco per capire quando il rischio è davvero alto
Un giovane Husky siberiano corre felice sulla neve, sfoggiando il suo manto spesso e il collare rosso. Occhi azzurri brillanti. – agriturismolacurbastra.it

Al contrario, alcune razze allevate per climi freddi — come Husky, Malamute o San Bernardo — sono più adatte a temperature basse e tollerano meglio le uscite prolungate. Tuttavia la situazione diventa critica per tutti quando si scende sotto i -4 gradi: in quelle condizioni anche razze nordiche possono subire ipotermia o congelamento alle estremità. Lo raccontano veterinari e tecnici del settore nelle aree più fredde.

Segnali pratici da osservare: se il cane trema, solleva le zampe, rallenta o mostra rigidità, è il momento di ridurre il tempo all’aperto. In città, dove il microclima è diverso rispetto alla campagna, il comportamento può cambiare: un fenomeno che molti notano solo d’inverno è che marciapiedi trattati e correnti d’aria aumentano la sensazione di freddo.

Proteggere il corpo: zampe, pelle e casa

Le parti più esposte sono le zampe. Ghiaccio, neve compatta e il sale stradale usato per sciogliere il ghiaccio possono irritare i cuscinetti plantari, provocare crepe o piccole ferite. Per questo è importante ispezionare spesso i piedi dopo la passeggiata e pulirli con acqua tiepida: un gesto semplice che riduce il rischio di infezioni. Un dettaglio che sfugge a chi vive in città è che il sale resta a lungo nei tessuti e si attacca alle pelo e ai cuscinetti.

L’applicazione di balsami protettivi può aiutare a mantenere idratati i cuscinetti; nelle giornate più fredde le scarpette protettive sono una risorsa utile, soprattutto in zone urbanizzate dove il trattamento delle strade è intensivo. Allo stesso tempo, valutare un cappottino termico per animali di piccola taglia o a pelo corto è una precauzione sensata: se noi abbiamo bisogno di un cappotto prima di uscire, è probabile che anche il cane ne tragga beneficio.

In casa il riposo deve avvenire in un luogo ben isolato: il letto del cane va sollevato dal pavimento e tenuto lontano da porte o finestre che lasciano passare correnti. Aggiungere coperte extra aiuta a conservare il calore corporeo. Infine, attenzione all’antigelo, altamente tossico: va sempre tenuto fuori dalla portata degli animali e controllato il fondo dei veicoli quando il cane è vicino.

Muoversi, mangiare e sapere quando restare dentro

Con il freddo molti cani riducono le uscite o rifiutano di uscire: in questi casi è fondamentale trovare soluzioni domestiche per mantenere l’attività fisica e mentale. Giochi, percorsi improvvisati in casa e esercizi di attivazione mentale sono utili per evitare noia e sedentarietà. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che anche brevi sessioni di gioco indoor migliorano l’umore del cane e riducono stress e comportamenti distruttivi.

L’alimentazione richiede equilibrio: con la diminuzione dell’attività fisica non è consigliabile aumentare le porzioni per “proteggere dal freddo”. I veterinari raccomandano una dieta bilanciata adeguata al livello di movimento: l’eccesso di peso non protegge dal freddo e, anzi, può complicare problemi articolari o metabolici.

Quando evitare le uscite? Se il cane mostra chiari segnali di disagio — brividi, zoppia freddolosa o rigidità — conviene limitare la passeggiata allo stretto necessario e favorire giochi in casa. I soggetti più vulnerabili, come i cuccioli, i cani anziani o gli animali con patologie croniche, devono essere protetti con attenzione maggiore. Nella vita quotidiana, osservare i segnali del proprio animale resta la misura più affidabile: molte famiglie italiane già adeguano le uscite e gli spazi domestici in base al comportamento del loro cane, trasformando il freddo da problema in occasione per prendersene cura con consapevolezza.

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